Cura idropidica HADO (Acqua idrogeno alcalina pura)
Cos’è e come funziona l'acqua idrogeno alcalina pura HADO
HADO è una cura idropinica che consiste nell’assunzione giornaliera di almeno 2 litri di acqua idrogeno alcalina per portare il corpo in terreno alcalino, limitando così l’acidosi tessutale, causa di infiammazione.
Il nostro corpo, viene spesso infatti mal trattato da stili di vita scorretti, con ritmi frenetici, un modo di alimentarsi sbagliato, sia nella scelta degli alimenti (spesso ricchi di grassi, poveri di fibre e con condimenti iper sodici) che nel modo di assunzione del cibo (la vita frenetica ci porta ad assumere cibo con tempi molto brevi, non permettendo il giusto tempo di digestione), oltre ai ritmi di velocità in cui viviamo. Ciò porta alla formazione di radicali liberi, che promuovono, tra l’altro, i processi infiammatori.

Acqua, una fonte di miglioramento per la vita
Con HADO, il corpo cambia il proprio Ph, passando da uno stato acido ad uno basico/alcalino
Da studi effettuati, infatti, si è evidenziato come l’assunzione giornaliera di acqua idrogeno alcalina agisce positivamente sul sistema nervoso autonomo, migliorando l’umore, riducendo l’ansia, aumentando la qualità della vita. Tali studi sono stati pubblicati su numerose riviste scientifiche tra cui la prestigiosa PubMed.
Perchè abbiamo bisogno di bere Acqua Alcalina? I nostri corpi implorano di essere idratati.
Il nostro sangue deve mantenersi ad un pH di 7,35/7,40 e per sopravvivere, il nostro corpo, converte costantemente gli acidi liquidi non neutralizzati in acidi solidi come colesterolo, acidi grassi, acido urico, fosfati, urati, calcoli renali ecc. Venendo a mancare i tamponi alcalini naturali, l'organismo, che non puo' permettersi un pH sangiugno tendente all'acido, preleva i Bicarbonati di calcio dalle pareti arteriose e conseguentemente, per evitare l'assottigliamento delle pareti stesse e quindi il pericolo di emorragie, per questo produce Colesterina come cemento riparatore.
La ricercatrice Lynda Frassetto, nell'appendice della sua pubblicazione sul giornale di Gerontologia: SCIENZE BIOLOGICHE 1996, Vol. 51A.No.1,B91-B99, afferma: "Ho scoperto che la diminuzione dei bicarbonati nel sangue, non è la conseguenza dell'invecchiamento, ma la causa pricipale dell'invecchiamento". Rifornirsi di Bicarbonati, come se ricaricassimo una batteria, ci consentirebbe di non invecchiare
Purtroppo, in nessun programma dietetico ne tantomeno con l'esercizio fisico, si aggiungono Bicarbonati nel sangue. Sono sicuramente da preferire le diete basate sulla assunzione dei cibi alcalini, ma purtroppo da sole non risolvono il problema.
Infatti, quotidianamente bruciamo i nutrienti così velocemente che il sangue non riesce ad eliminare le scorie acide abbastanza in fretta, creando depositi acidi che ostruiscono i capillari. Come fare quindi per rifornire il sangue di Bicarbonati? Semplice: bisogna BERE ACQUA ALCALINA ad un pH di 9,5 (1 litro per ogni 30 Kg di peso corporeo). Quando beviamo acqua alcalina con un pH molto alto (9,8), soprattutto a stomaco vuoto, il pH dello stomaco si alcalinizza, inducendo lo stomaco a produrre piu' acido cloridrico per tamponare l'alcalosi.
Il processo di produzione dell'acido cloridrico avviene con la seguente reazione: H2O CO2 NaCl= HCl NaHCO3. L'acido cloridrico prodotto (HCl) va nello stomaco, mentre il Bicarbonato di Sodio (NaHCO3) che viene prodotto, entra direttamente nel flusso ematico. Più acqua alcalina beviamo, più acidio cloridrico verrà prodotto e di conseguenza più bicarbonati avremo nel sangue.
Parte di un articolo tratto da WorldPharma
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